Negli
ultimi tempi mi sto appassionando dei significati che hanno i tanti
simboli e figure che incontriamo fin da piccoli, proposti nel “mondo
ideale” per i bambini ovvero della fiabe e favole..
Queste
storie ci hanno rapite.. ascoltate dalle voci della nostra famiglia o
viste sullo schermo hanno rinforzato dentro di noi ciò che è
“giusto,buono” e “cattivo,sbagliato” da combattere e
distruggere..
Siamo
abituate fin da piccole a tutto ciò che dobbiamo essere pagando un
duro prezzo: ogni volta che faremo qualcosa di sbagliato, che non
metterà in luce quelli che crediamo i nostri pregi ci sentiremo
sbagliate, in colpa, trovando mille giustificazioni e pensando che
noi realmente non siamo così “maleducate, poco disponibili ed
egoiste”..
In
questi giorni sto leggendo molto in merito ad una delle figure che ha fatto
parte delle nostre infanzie ovvero della Fata, presentata sempre come
la rappresentante del bene, la perfezione con poteri soprannaturali e
colei che risolve tutto con un colpo di bacchetta magica..
La
fata ha sembianze della fanciulla, dalla pelle candida, e presiede il
destino degli uomini; di solito riveste quell'immagine idealizzata di
Donna che dona consigli nei momenti critici che i personaggi della
fiaba si trovano dover fronteggiare..
Nel
mio lavoro spesso mi capita di essere rivestita di questo ruolo, come
anima idealizzata materna e femminile che dispende buoni consigli e
buone attitudini per conquistare o ri-conquistare ciò che è stato
perso..
In
tutto ciò si rende evidente un'immagine interna di Donna che
interviene rendendo però passiva la persona stessa, che è PROTAGONISTA invece della sua storia, e portando con sé, in fondo, il messaggio dell' annullamento della propria volontà e della possibilità di scelta..
In
questo simbolo Ideale di fata però si dimentica spesso un aspetto fondamentale..
“La
sua indole tuttavia non è univocamente buona. Oltre alla vanità ed all'egocentrismo che la distingue, è fortemente permalosa ed irascibile, un solo
torto può scatenare la sua ira ed il suo dispetto, può trasformarla
in furia e può spingerla a lanciare maledizioni.
Ha
quindi oltre ad un ruolo di premiazione anche un ruolo fortemente
punitivo..”
Questo
è proprio il risvolto della medaglia, o della bacchetta magica..
ad estreme
idealizzazioni, seguono distruttive svalutazioni e quindi nel momento
in cui ci si vorrà dividere per crescere da questa sorta di immagine
materna femminile, tutto si potrebbe ritorcere contro di noi come in una
potente maledizione..
L'immagine
di fata mi piace più associarla a quella creatura interna, che segna un
passaggio di crescita, in cui è necessario “lasciare andare”
(PERDERE) quest'immagine idealizzata di Donna che comporta da parte
nostra eterni obblighi e doveri e vederne la parte selvaggia ovvero
la possibilità di svegliarsi da un mondo di immagini e ruoli che non
ci appartengono e vestiamo solo per ricevere un minimo di affetto..
L'opportunità
per uscire dai soliti ruoli e di rimettere in gioco le cose..
e portarci
verso la crescita creativa e la vera evoluzione..
Collego
di colpo a questa creatura anche l'immagine che molte donne ostinano
ad avere con i loro uomini; si creano un'immagine che diviene il loro
ruolo, in cui è sempre disponibile, diligente, comprensiva e pronta
ad ogni sacrificio pur di vedere brillare gli occhi del compagno...
ma
questa immagine Ideale di “Donna Adorabile” fa vivere la donna in
uno specchio imprigionandola in doveri che, se non compie, potrebbe
pagarne il pegno più caro: non essere più amata
riconosciuta
distrutta..
Linda
Leonard nel suo libro “La Donna Ferita”, descrive questa sorta di
prigione con queste parole..
“Questa
Donna diventa l'immagine di ciò che il suo uomo si aspetta che sia,
adattandosi alle sue fantasie con il femminile.
All'esterno
può apparire sicura e vincente e, come una potente principessa, può
suscitare l' invidia dei desideri segreti di molte donne.
Ma
interiormente la sua identità è fragile e insicura perchè, posando
continuamente per gli altri, ignora chi è lei realmente..”
Vi
lascio con questa canzone di Bennato...
Buona
settimana Donne Nuove!!
Barbara
Novello
Psicologa
Centro
per le Donne di Valdagno
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