mercoledì 29 ottobre 2014

AVREBBERO DOVUTO RACCONTARCELA COSì..

Non appena l'ho visto, l'ho subito voluto vedere..
Maleficent, la rilettura della fiaba “La Bella Addormentata” se lo vedi ti rapisce e ci porta in un viaggio dentro la Donna nella sua totalità, non privilegiando le parti di “bella, buona, impeccabile, ragionevole”..

Siamo cresciute in questa logica dove la Principessa dà luce alle nostre qualità e la Strega invece è la parte Ombra che descrive quello che non ci è permesso..

Maleficent invece illumina la Parte Ombra di ognuna di noi, quella che abbiamo paura di far vedere, di esprimere e di metter alla luce..
Ne racconta la storia partendo dall'infanzia di questa fata che si prende cura del mondo selvaggio e naturale in cui vive, che descrive un po' la nostra vera natura.. i nostri istinti meno addomesticati dalla cultura e famiglia.. le nostre origini spesso negate e deformate dalle nostre relazioni..

Ma la piccola “Malefica” (in italiano) si innamora di un ragazzo, Stefano, proveniente dal mondo opposto dominato dal potere, che inizialmente costruisce un legame profondo con la giovane fata. Stefano però, diventato grande, si fa assorbire dal desiderio di potere e fama, e nel sonno taglia le grandi Ali dal corpo di Malefica ricevendo la ricompensa (il trono) dal Re del mondo opposto, che tanto voleva condannare a morte la fata..



Per il momento vorrei fermarmi a riflettere con voi su questa prima parte cercando di cogliere il legame di molte relazioni tormentose in cui si trovano soffocate molte Donne...

Malefica rappresenta un po' la nostra parte Selvaggia di cui vi parlavo negli altri articoli, la parte che meno si è sottomessa a certe pressioni di “brava, paziente,..” e che per questo attrae l'attenzione di quegli uomini che godono nel vedere imprigionata questa forza sotto il loro controllo.
Malefica viene presentata come orfana, rispecchiando una Donna che ha delle ferite nella sua infanzia e che non ha avuto una “base totalmente sicura” su cui contare nella famiglia che le appartiene..
Proprio per questo cade illudendosi in un rapporto che inizialmente le sembra ideale, perfetto e rassicurante tanto che si addormenta tra le braccia di quell'uomo fidandosi..
 in questa fase iniziale si crea quello che definisco “Gancio” che poco ha di autentico..
è solo una fase di grandi corteggiamenti e lusinghe che si fanno per intrappolare la Donna creativa nel sonno appunto.. per addormentare ogni suo “avviso di pericolo”..
Tipico è il confidare qualche episodio di coppia e alle parole preoccupate dell'amica o confidente si risponde che “non lo conosce abbastanza, che non farebbe mai una cosa del genere, che non è come sembra, che è solo invidia perchè tutte vorrebbero un uomo così,..”




Questo legame però si rivela la trappola della sua libertà.. riprendendo il film, nel sonno infatti Stefano taglia la parte più importante di Malefica ovvero le Ali..

Le Ali potrebbero rappresentare la parte creativa della Donna, tutto ciò che terrorizza quell'uomo che non tollera la forza femminile.. dovuto probabilmente ad un rapporto ambiguo con la propria madre, che lo spinge a punire le donne con cui entra in contatto come punire quella donna che gli ha dato ma anche tolto molto..

Spesso non ci si accorge subito di questo risvolto del legame “patologico” perchè prese dai ricordi delle lusinghe iniziali e dal “gancio” che ormai si è creato tra le due persone..
Ma nel momento in cui la Donna si risveglia da questo sonno sente immediatamente che questo legame lega la sua anima più preziosa.. questo momento è ben rappresentato dall'urlo che scoppia in Malefica nel film e dal dolore nel suo viso..

Questa è una fase necessaria dello sciogliersi di questo legame distruttivo e porta al risveglio della consapevolezza di tutto quello che è accaduto, rivedendo ogni momento passato insieme a quell'uomo inizialmente Ideale come i passi verso una trappola che sempre di più le ha tolto molto sicurezze..
Il corvo che Malefica trova nel film, risvegliata senza le sue ali, “diverrà le sue nuove ali e spierà ciò che Stefano combinerà nell'altro mondo ”..
La consapevolezza infatti si arma di una forza interiore, come un terzo occhio e orecchio che si mettono in guardia su ciò che potrà accadere perchè il gancio tra i due, anche se meno solido, c'è e necessita di un'accurata sorveglianza per non cadere in altre trappole..



In questa parte del film si inserisce la nascita di Aurora, la famosa “Bella Addormentata” che nasce dal rapporto tra Stefano ed una Regina depressa che presto morirà..
In questo momento di prima consapevolezza della Donna sulla distruttività del rapporto con il proprio uomo, nasce il viaggio interiore verso la Bambina che si è state e la riscoperta delle proprie origini, per andare a curare quelle ferite cha hanno fatto inciampare in un rapporto così patologico...



Intanto vi lascio al trailer del film e nel prossimo articolo continueremo in questo viaggio nei rapporti che distruggono le parti Creative delle Donne...le loro “Ali”.



Buona settimana Donne Nuove e..per questo Halloween....

A presto!
Barbara

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