PER OGNI FINESTRA UNA PROSPETTIVA "NUOVA"
Donne Nuove, sempre di corsa
alla ricerca di voi stesse
o immobili, imprigionate nei
vostri dubbi...
fermatevi e prendetevi il
tempo di “guardare dalla finestra” della vostra casa (o dentro di voi?)..
Adoro usare questa metafora
per segnare il momento che prendiamo per guardare
i nostri dubbi, paure,
preoccupazioni, dilemmi senza risposte
DA UN' ALTRA ANGOLAZIONE,
che c'è sempre stata dentro di Noi
ma che non abbiamo mai
guardato DA Lì i problemi che sembrano ingabbiarci..
Quando viviamo dei legami
distruttivi, degli amori senza risposte, delle amicizie che deludono,
la nostra mente si fa alcune volte la peggior nemica..
Continua a riproporci i
“dilemmi” sempre dallo stesso punto di vista e
sempre riponendoci le stesse
domande senza risposte..
Risultato?
Sentirci impotenti,
rassegnate a dover vivere quel dispiacere, quella frustrazione senza
scampo..
Mi piace citare la metafora
di un grande pensatore, Ferrucci, :
" Sono in ritardo per prendere il treno.
La mia auto è bloccata nel traffico.
Preso dall'ansia, penso che sarei dovuto partire prima, penso a tutte le conseguenze che avrà il mio ritardo, quanta coda ci sarà per prendere il biglietto, c'è un treno dopo, che faccio se perdo il treno, ecc.
In quel momento la vicenda del treno MI COINVOLGE IN MODO TOTALE, quasi fosse la mia intera esistenza.
DIMENTICO LA MIA REALTA', LE MIE CAPACITA', I MIEI PROGETTI.
C'è solo il ritardo. "
La mia auto è bloccata nel traffico.
Preso dall'ansia, penso che sarei dovuto partire prima, penso a tutte le conseguenze che avrà il mio ritardo, quanta coda ci sarà per prendere il biglietto, c'è un treno dopo, che faccio se perdo il treno, ecc.
In quel momento la vicenda del treno MI COINVOLGE IN MODO TOTALE, quasi fosse la mia intera esistenza.
DIMENTICO LA MIA REALTA', LE MIE CAPACITA', I MIEI PROGETTI.
C'è solo il ritardo. "
Nel mio lavoro spesso mi
capita di assistere a vissuti di impotenza di fronte a situazioni che
ci bloccano e ci tolgono ogni possibilità “di
ribellarci”..
Ci identifichiamo totalmente in quella relazione senza futuro e finiamo per dimenticare chi veramente siamo.
Ci identifichiamo totalmente in quella relazione senza futuro e finiamo per dimenticare chi veramente siamo.
E quello che semplicemente
con il tempo ci fa sentire più leggeri ,per uscire da questa
“trappola” mentale, è distanziarci e guardare le cose al di
fuori, come fossimo degli spettatori di noi stessi per tirarci fuori
dai ruoli di sempre e
darci la possibilità di affrontare diversamente il “problema”
che ci assilla..
Quindi oltre che augurarvi
buon inizio della settimana, vi invito a RI-cercare la “finestra”
che avete dentro di voi che vi farà guardare le cose diversamente e
vi farà porre delle domande diverse dalle solite...
Buon panorama Donne Nuove!
Barbara
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