Leggo
spesso titoli accattivanti tra cui:
“9
motivi per non essere stressati,
arrabbiati,
nervosi,...”.
Come
se per convincerci a non essere in un certo modo, dovremmo avere un
milione di motivazioni che ci tolgono dalla tentazione di reagire
come facciamo abitualmente.
Oggi,
dopo un po' di settimane di assenza, volevo scrivervi anch'io un bel
titolo accattivante ma poi ho riflettuto: perchè scrivere sempre
mille motivi “per non esser...” e non solo uno?
Mi ha
colpita l'uscita del film che ha popolato l'infanzia di tutte noi da bambine:
Cenerentola.
Chi di noi non ha fantasticato di essere questa “famosa
stracciona”?
Chi non ha mai sognato di incontrare il principe azzurro,
che in un lampo porta via tutti i nostri guai?
O tutta la nostra solitudine?
Se poi a condire questa favola c'è una protagonista sempre bella
(anche se vestita di stracci), delle sorellastre brutte e cattive ed
una matrigna perfida con tanto di padre assente... direi che per noi può essere anche una
condanna questa storia!! ;-)
Non a caso Jung ribadiva l'importanza degli archetipi nella costruzione della nostra identità, ovvero quei modelli di "donna" o della relazione uomo donna proposti dalla nostra cultura fin da piccoli.
Così siamo cresciute con questo “mito” e siamo state in un certo senso
influenzate dal “pensiero magico” del principe azzurro.
Ma chi è poi questo principe??
E serve davvero a farci evolvere da
povera sguattera ad invidiatissima principessa?
Quando la “cenerentolite” invade il nostro modo di vivere, ci
sentiamo smarrite senza una presenza maschile costante e cadiamo in
un futuro senza speranze se non riusciamo a trovare un partner.
La cenerentolite non è altro che il potente desiderio di avere un
uomo “perfetto” a tutti i costi ed abbandonarci a lui, annullando
ogni nostra pretesa. E' la totale dedizione a quest'uomo, smarrendo
ogni nostra indipendenza.
Spesso questo modo di vivere il rapporto può trasformarsi in
un'altra fiaba che ha dominato le nostre infanzie: “la Bella”
ovvero colei che impegna ogni energia per trasformare la “Bestia”
in un bel principe. Questo passaggio lo possiamo incontrare proprio
nelle dipendenze affettive dove regna la speranza di cambiare
quell'uomo.
Nelle fiabe il messaggio che spesso si può cogliere è il bisogno di
un partner per stare meglio e per liberarci dalle dinamiche famigliari
infelici.
Anche la trasformazione è collegata alla conquista del principe... rinfreschiamo il nostro ricordo:
Nella storia di Cenerentola, la protagonista cerca di dimostrare che
può andare al famoso ballo e conquistare così il popolare principe “che
tutte vogliono”.
Questo sottile messaggio può fuorviare la nostra credenza:
“se liberarti tu vorrai, trova il principe e la felicità avrai”.
La cenerontolite quindi è alle porte di ognuna di noi: potrebbe
esser scambiata come l'unica possibilità di affermarci e di
dimostrarci donne a tutti gli effetti.
Il bisogno di appoggiarsi fa parte di tutte noi e non
diventa una prigione se siamo anche in grado di “camminare da
sole”. Diviene invece una “maledizione” se è nostra la
credenza di non riuscire a vivere senza quella persona, per nessun
motivo al mondo.
Ma donne... l'unico e vero motivo per non cadere in questa ricerca
ansiosa di un compagno è proprio lì davanti a voi stesse.
E non intendo quel ricordo,
quella foto nostalgica
o quella vostra amica
“che è stata più fortunata di me con gli uomini”.
La vera ragione per non cadere nella corsa al principe azzurro
siete voi stesse.
siete voi stesse.
Non abbandonate la vostra ricerca interiore per un illusorio salvagente.
Non rinunciate a voi per un'antica credenza:
"se non ti prendi cura di un uomo, non ha senso il tuo vivere."
Non idealizzate chi vi sta di fronte come un “principe azzurro”,
trascurando tutta la prepotenza con cui vi umilia.
E non cercate di “riaggiustarlo” per renderlo più simile ad un
reale con tanto di corona:
cercate voi stesse, non il compagno di Cenerentola.
Chiedetevi il motivo di questa vostra ricerca,
andate in profondità e non abbiate paura:
il motivo per cui state spostando l'attenzione su quell'uomo fa parte
di voi e della vostra storia.
Posate quindi la corona ed il vestito "da conquista":
iniziate invece la ricerca della vostra natura selvaggia.
Buona settimana Donne Nuove!
Barbara
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