mercoledì 21 gennaio 2015

Un uomo che colmi i nostri vuoti? Leggete e siate pericolose...

Bentornate Donne Nuove,

oggi dedichiamo queste riflessioni alla Rubrica "Le donne che leggono sono pericolose", che è stata citata (con mia grande emozione..) nella presentazione di Donna Nuova lunedì, dalla nostra coordinatrice della serata Marta Penzo.
Quando ho pensato a questo "spazio" volevo dar luce al momento in cui ci fermiamo e leggiamo non a caso alcune frasi e determinati libri mettendo tra parentesi il nostro agire ripetitivo e spesso distruttivo per trovarne un senso...
in quel momento creiamo CONSAPEVOLEZZA di ciò che stiamo vivendo e ci sentiamo meno sole di fronte a quel disagio.

Le donne diventano pericolose proprio quando rinunciano e si ribellano al pensiero che per essere complete dovranno avere accanto a sé un uomo da accudire...
un uomo a cui sottomettersi "perché è giusto così, l ho sempre visto fare e l'ho sempre sognato"...
un uomo a cui adattarsi perché in fondo "ora è troppo tardi per lasciarlo... mi sembrerebbe di abbandonarlo e non me lo perdonerei.."...
un uomo che riuscirà a riempire i nostri vuoti affettivi 
perché da sole ci sentiamo incomplete e appunto SOLE.

Credo che la vera emancipazione della donna non sia ridotta al fare carriera travestendosi da uomo per far capire che vale (anche se oggi si è spinte a far questo come "unica possibilità").
Ma sia invece nel riconoscere in ognuna di noi le risorse che ci rendono preziosamente diverse dagli uomini senza creare competizioni e senza ricercare qualcuno che ci faccia sentire finalmente meno sole.
Spesso questo accade quando siamo costrette ad incalzare l'abbandono ed il rifiuto di qualcuno, ritrovandoci perse e spaventate nella solitudine; Ivana Castoldi descrive bene quest'attimo:

“Un amore finito male, un matrimonio fallito, i figli che lasciano la casa paterna. Di solito comincia così il cammino della donna verso una reale emancipazione. 
Comincia sempre con un dolore, un abbandono, una perdita”                                                                                                     (Meglio sole, I. Castoldi)
Riuscire ad accettare la nostra solitudine è un processo doloroso perché ci sbatte davanti la parte di noi "dipendente", che ha bisogno di stampelle affettive per sentirsi in forma e che vive sperando di trovare quell' equilibrio "a due" fin da piccola...
qui spesso ci troviamo di fronte alla nostra parte bambina, che vive dentro ognuna di noi.


Questa bambina per sopravvivere ha dovuto mandare giù emozioni crude, che hanno creato dei vuoti dentro di lei e che pensa di colmare trovando nelle relazioni d'amore quell'affetto e quella comprensione non trovata nella sua casa d'infanzia.
Non ci rendiamo però conto che così saremo schiave di un passato doloroso che continua a riproporci la stessa speranza: che l'altro ci comprenda, ci accetti e ci accolga... noi in cambio daremo tutta la dedizione possibile.
A quante di voi appartiene la ricerca di un partner per avere semplicemente anche solo una figura che vi darà quel calore e che riempirà la vostra solitudine?
E soprattutto ne siamo consapevoli?

Nessun' altra persona, se non voi stesse, potrà colmare quei vuoti interni...
Non ricercate nel vostro uomo la possibilità di essere finalmente appagate, finirete per caricarlo di attese che non spettano di certo a lui darvele.
Finirete sempre per sentirvi in bilico, con la tremenda paura che lui prima o poi vi rifiuterà con l'unico esito di aggrapparvi ad un passato che vi imprigiona.
Ricercate in voi la completezza, guardate con i vostri occhi i vostri bisogni più profondi...
solo i vostri occhi potranno dar pace a quella bambina che ricerca negli altri sempre conforto e valorizzazione pensando di non valere abbastanza.
Inspira il passato,
espira il futuro.
Buona continuazione della settimana 
Barbara

5 commenti:

  1. Avevo fatto un bell'intervento sul tema ma mi si è cancellato per ben tre volte!!!! Bel blog, vi lascio un salutino 😉

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    1. Grazie Giulia, mi dispiace per il commento sarebbe stato sicuramente un'occasione di confronto che arricchisce..non smettere di tentare ;-)
      Un carissimo saluto anche a te Donna Nuova
      Barbara

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    2. Cara Giulia,
      penso e spero di aver sbloccato delle opzioni sui commenti quindi quando vuoi puoi condividere le tue riflessioni.. sei la benvenuta!
      Barbara

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  2. Leggere queste parole mi da ossigeno, un'altra prospettiva, un'apertura di orizzonti,
    Ritrovarsi in queste parole e sentirsi confortati, con sentimenti e vissuti comuni, vedere la possibilità di trovare una nuova via
    Grazie
    P.S. grazie anche per aver semplificato la modalità per aggiungere commenti, ora è proprio facile!

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  3. Cara America,
    grazie per le tue parole... leggere ci trasporta in una dimensione tutta per noi che ci fa camminare nella consapevolezza di noi stesse.
    Sono felice che le mie riflessione ti abbiamo aperto un'orizzonte prezioso...
    Un caro saluto
    Barbara

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